ALBA KIA (Chiara Ferrara)

Affacciarsi in una Mostra

"Un'opera d'arte può permetterci di conoscere meglio noi stessi, e questo è un desiderio invisibile ma persistente in ciascuno" (Dorothy Koppelman)

Ultimissimi giorni per visitare una mostra d'arte contemporanea che ci presenta l'opera di un eclettico artista costantemente ispirato dalla figura di Napoleone Bonaparte, ovvero Chaim Koppelman. La mostra, intitolata "Napoleone entra a New York - Chaim Koppelman e l'imperatore. Opere 1957/2007" è visitabile presso il Museo Napoleonico di Roma.
Napoleone è chiaramente un pretesto per l'artista, una metafora degli opposti che regnano in ogni individuo, l'umanità imperante, dominante e dominata per sua stessa natura. Il doppio dell'io come unione di opposti all'interno dei quali l'artista cerca di ristabilire un equilibrio visivo sempre variabile.
Ed è invece perfetto l'equilibrio tra l’arte antica - che fa da cornice tridimensionale alle opere esposte - e l'arte contemporanea proposta, in un allestimento ben fruibile ed elegante nella sua essenzialità.
Koppelman fa uso con grande maestria ed originalità di tecniche miste combinate in maniera inconsueta. Egli nutre particolare predilezione per le tecniche dell'incisione, nelle quali è insita la dualità degli opposti che tanto lo affascina. Scrisse infatti "l'incisione è al tempo stesso un processo critico e gentile. Ha una qualità critica, penetrante e mordente, eppure può anche creare i più gentili effetti di luce ed ombra. L'incisione è al tempo stesso gentile e tagliente: io desidero unire queste qualità opposte in me stesso" (testo tratto dal catalogo della mostra).
I rimandi suscitati nello spettatore sono molteplici: non sembra di trovarsi di fronte alla traccia espressa da un singolo artista, bensì a quella di un Collettivo. In realtà il legame tra i lavori è ben evidente, ed inoltre è come se un enigmatico alone di mistero pervadesse l'atmosfera generale dei lavori.
Le suggestioni suggerite dalle opere vanno ben al di là della loro datazione cronologica: sono così attuali che potrebbero essere state realizzate appena ieri. Nella carta si aprono finestre su un oltre che si cela dentro ciascun osservatore osservato, finestre che si affacciano su ciò che ancora rimane inesplorato nella sua infinita grandezza, l'io.

La mostra (aperta dal martedi alla domenica, dalle ore 9.00 alle ore 19.00) sarà visitabile fino al 6 maggio. L'indirizzo del Museo Napoleonico è Piazza di Ponte Umberto I, 1.

(Mostra visitata il giorno dell'inaugurazione, 13 ottobre 2011)

(Didascalie foto particolari delle opere (dall'alto): Napoleone, l'angelo e l'incisore/ Napoleon, Angel, and Printmaker, 1965, carboncino/charcoal, New York, Margot Carpenter & Robert Murphy Collection; Napoleoni pensionati/ Retired Napoleons, 1966, acquaforte e collage/etching and collage)
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© Chiara Ferrara